Petit Parisien - Lula va in Russia e in Cina, tra dazi Usa e guerra in Ucraina

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Lula va in Russia e in Cina, tra dazi Usa e guerra in Ucraina
Lula va in Russia e in Cina, tra dazi Usa e guerra in Ucraina

Lula va in Russia e in Cina, tra dazi Usa e guerra in Ucraina

Previste bilaterali con Putin e Xi

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Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva questa settimana andrà in Russia e in Cina. A Mosca, venerdì 9 maggio, Lula partecipa alla "Festa della Vittoria", nella Piazza Rossa, per commemorare la fine della Seconda Guerra Mondiale e la sconfitta del nazismo. Alle celebrazioni è attesa anche la presenza del presidente cinese Xi Jinping, e dei leader di vari altri Paesi. Sabato 10 maggio l'agenda prevede invece una riunione bilaterale di Lula con Vladimir Putin. La partenza del brasiliano per la Cina è prevista per domenica 11, fino al 13. In questo contesto il presidente partecipa al Forum dei Paesi della Comunità degli Stati Latinoamericani e dei Caraibi (Celac). Durante la sua permanenza nella capitale cinese, il capo di Stato avrà una bilaterale col suo omologo, Xi Jinping. Il viaggio di Lula avviene mentre si registra un nuovo stallo nelle trattative di pace a guida Usa sulla guerra in Ucraina, e mentre è in corso un'offensiva globale di Washington sui dazi. Anche Brasile e Cina, fondatori del Gruppo degli amici della Pace, sono impegnati in negoziati per una soluzione al conflitto in Ucraina. Secondo il portale brasiliano Metropoles, l'ambasciatore ucraino in Brasile, Andrii Melnyk, ha invitato il presidente brasiliano a visitare il Paese. I ministri degli Esteri di Brasile, Mauro Vieira; Cina, Wang Yi; e Russia, Serghei Lavrov, la settimana scorsa hanno avuto bilaterali a margine della riunione dei cancellieri del Brics, a Rio de Janeiro, per preparare il viaggio di Lula. Nella dichiarazione finale dei lavori del Brics, la presidenza brasiliana aveva evidenziato, tra le altre cose, la "seria preoccupazione" dei ministri "per l'aumento di misure protezionistiche unilaterali ingiustificate, incompatibili con le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio (Omc)". Nel corso della riunione era stato inoltre approfondito il lavoro per scambi commerciali in valuta locale tra i Paesi del blocco, un modo per fare fronte comune in risposta alle iniziative tariffarie Usa.

A.Noel--PP