Petit Parisien - Kirill Petrenko, 'Con in Berliner ogni giorno è speciale'

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Kirill Petrenko, 'Con in Berliner ogni giorno è speciale'
Kirill Petrenko, 'Con in Berliner ogni giorno è speciale'

Kirill Petrenko, 'Con in Berliner ogni giorno è speciale'

Dal 29 agosto la nuova stagione dell' orchestra tedesca

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''Ogni giorno con quest' orchestra è un giorno speciale''. Kirill Petrenko, da cinque anni direttore principale dei Berliner Philharmoniker, sintetizza così il rapporto con i musicisti con i quali il 29 agosto aprirà la stagione sinfonica 2025-2026. Sarà Brahms il fulcro del concerto inaugurale alla Philharmonie con la Sinfonia n. 1 in do minore, preceduta dall' Ouverture Manfred di Robert Schumann e il concerto per oboe e piccola orchestra di Bernd Alois Zimmermann con solista Albrecht Mayer, primo oboe dei Berliner. La nuova stagione di Petreko sul podio della mitica compagine tedesca sarà scandita da appuntamenti importanti, dalla Sinfonia dei Mille di Gustav Mahler il prossimo gennaio al ritorno dell'orchestra al Festival di Pasqua di Salisburgo con L'oro del Reno di Richard Wagner, primo capitolo del ciclo completo de L'Anello del Nibelungo. Artista in residenza è la violinista Janine Jansen che si esibirà con i Berliner e in formazioni cameristiche. Un omaggio sarò dedicato al gambista e direttore d'orchestra Jordi Savall. ''Quello che conta di più per me è avere la sensazione che, attraverso il mio lavoro, posso fare qualcosa di buono per l'orchestra - osserva Petrenko in una lunga intervista sul sito dei Berliner -. Sono felice se riusciamo a raggiungere qualcosa di grande. Con un'orchestra come questa, non si può giocare a perdere tempo'. Il mio più grande desiderio è che tutto ciò continui a svilupparsi''. Il direttore russo naturalizzato austriaco, che aveva lavorato lavorato strettamente con i Berliner nei tre anni precedenti alla nomina, confessa di sentire ''ancora tutto fresco e sorprendente come il primo giorno. Ogni volta ci mettiamo alla prova di nuovo''. La sfida, sottolinea, è ''portare i musicisti ai loro limiti in senso positivo, uscire dalla zona di comfort ed esplorare gli estremi. Vedo come una delle mie funzioni principali quella di attingere al potenziale inesauribile dell'orchestra. Sono tutti musicisti terribilmente bravi. Non importa quanti anni potremo continuare a lavorare insieme, non sarà mai normale per me fronteggiare questa orchestra''.

Q.Perrot--PP